
Ieri, una chiesa gremita ha dato l'addio a Milko Gargiulo, il 56enne tragicamente assassinato cinque giorni fa da Andrea Izzo. Le esequie si sono tenute presso la chiesa Santi Antonio di Padova e Annibale Maria, situata ai Colli Aminei, dove amici e familiari si sono riuniti per onorare un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nelle vite di chi lo ha conosciuto.
Un rito carico di emozioni
In prima fila, l'ex moglie di Milko, Raffaella, insieme alle loro due figlie, Aurora e Ludovica, ha assistito a una celebrazione ricca di emozione. Don Rosario Gaudioso, officiando il rito, ha aperto con un messaggio di perdono, richiamando un passo del Vangelo che invita a non giudicare. "Milko e Andrea ora sono davanti a Dio", ha affermato il parroco, esortando i presenti a evitare commenti e a non lasciarsi coinvolgere nel gossip.
Il sacerdote ha proseguito esprimendo gratitudine per la numerosa partecipazione, segno tangibile dell'affetto verso Milko. "Qualunque sia il modo in cui viene distrutta la nostra vita o il nostro corpo, Dio lo farà risorgere", ha dichiarato, rivolgendo un pensiero particolare alle figlie della vittima. "Solo Dio può redimere la follia umana. Abbandonate ogni rancore e proposito di vendetta", ha esortato, cercando di infondere un messaggio di speranza in un momento così difficile.
Il ricordo di un uomo buono
Verso la conclusione della celebrazione, Claudio, il fratello di Milko, ha preso la parola. "Grazie a tutti per la vicinanza mostrata alla nostra famiglia. Milko è stato un uomo buono, che ha seminato bene durante la sua vita", ha dichiarato, evitando di entrare nei dettagli della tragica vicenda che ha portato alla sua morte. Non ci sono stati riferimenti alle denunce presentate da Milko, né critiche alle istituzioni, che non sono intervenute nonostante le segnalazioni di pericolo. La celebrazione si è chiusa con due lunghi applausi, seguiti da un corteo che ha attraversato via Dei Pini, il quartiere natale di Gargiulo.
Una storia di gelosia e tragico destino
Milko Gargiulo si era trasferito a Marano, in via Del Mare, solo pochi mesi fa, non lontano dal luogo in cui ha trovato la morte. Il 7 aprile, è stato colpito da sei-sette proiettili sparati da Andrea Izzo, un uomo di 41 anni che si è tolto la vita poco dopo in una stradina nei pressi dell'ospedale Monaldi. Questo omicidio-suicidio è stato innescato dalla gelosia di Izzo, che non ha mai accettato la relazione tra Milko e la sua ex compagna.
Le indagini condotte dai carabinieri di Marano e del Vomero hanno rivelato che i due uomini si conoscevano da tempo. Izzo viveva ancora con la sua ex, sebbene separato, e la donna ha confermato che il suo ex compagno era estremamente possessivo e aveva mostrato segni di aggressività in passato. Milko, un broker finanziario appassionato di fitness, aveva denunciato Izzo due volte, temendo per la sua incolumità. In un'occasione, Izzo si era presentato nella palestra dove si allenava, armato, per costringerlo a interrompere la relazione con la madre dei suoi figli.
Nonostante le denunce, le autorità non hanno adottato misure adeguate, lasciando Milko vulnerabile. Si parla anche di una terza denuncia, presentata contro ignoti, ma le misure di protezione non sono state attuate. Purtroppo, le armi di Andrea, un appassionato di caccia e skipper, non sono state sequestrate, lasciando spazio a una tragedia che nessuno avrebbe voluto vedere consumarsi.