Valle d'Aosta: cantieri e restauri |
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L'Amministrazione regionale della
Valle d'Aosta investe notevoli risorse nel restauro e nella
riqualificazione di siti di interesse storico-artistico e nella ricerca
archeologica.
In questa sezione forniamo qualche informazione su alcuni dei numerosi
cantieri aperti.
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Nel parco del castello è inoltre presente una
cappella
esagonale caratterizzata da un altare barocco in marmo policromo. La
dimora è a monte dell'abitato di Arnad, circondato da vigne. |
![]() Lo spettacolare ponte acquedotto romano di Pondel rappresenta un unicum: si tratta infatti di un'imponente opera idraulica ad uso privato. Il canale, probabilmente a servizio di vicine cave di marmo, sovrastava un passaggio pedonale coperto. Questa galleria è stato liberato dai detriti accumulatisi nei secoli e mostra ora la sua struttura a comparti. L'antico camminamento in legno è stato sostituto da un suggestivo fondo vetrato, illuminato al di sotto per consentire di osservarne la forma. I restauri consentono anche di osservare un tratto della canalizzazione in parte ancora rivestita di malta idraulica impermeabile. L'opera, già notevole in sé, è posta in un luogo di grande suggestione, scavalcando le pareti verticali della profonda forra incisa dal torrente Grand Eyvia. L'intervento di restauro ha fornito importanti informazioni sulle sue peculiari caratteristiche. Molto interessanti anche i risultati delle ricerche sul suo costruttore, il patavino Caius Aimus Avilius, membro di una potente famiglia di imprenditori, attiva nel commercio di schiavi e nello sfruttamento di cave e miniere. L'opera è ora nuovamente accessibile e risplende in tutta la sua bellezza. Nuovamente leggibile anche la lapide commemorativa che ne attesta la data di costruzione, il proprietario e l'uso privato. Costo visita: 2 euro. |
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![]() Si sono conclusi gli scavi alla Porta Praetoria di Aosta, il monumentale ingresso alla città romana. L'imponente struttura è composta da tre fornici e da una doppia cortina di mura che delimitavano uno scenografico cavedium. La facciata è impreziosita da marmi locali e lunensi. |
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![]() Gli scavi hanno permesso di aggiornare le conoscenze sul monumento e fornito numerose informazioni su questo luogo, per secoli il principale punto di ingresso alla città. L'intervento, oltre a limitare fenomeni di erosione, ha messo in evidenza l'intera struttura, in precedenza interrata di circa due metri. Sono in corso di ultimazione le passerelle che consentono il transito attraverso la porta, permettendo di osservare gli scavi sottostanti. |
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L'Assessorato Istruzione e Cultura della Valle d'Aosta, si impegna attivamente in attività dirette a promuovere la conoscenza dei beni culturali e ad assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica. Questa finalità, denominata Restitution, viene realizzata attraverso iniziative divulgative che accrescono la consapevolezza della popolazione sul ricco patrimonio culturale della regione, in passato conosciuto esclusivamente da esperti e addetti ai lavori. | ||
L'edificio, documentato sin dal XIII secolo, è stato più volte trasformato nel corso del tempo, fino ad assumere l'aspetto attuale all'inizio del '700. Saranno visitabili tutti i piani del castello, compreso l'interessante sottotetto, e sarà accessibile anche ai disabili, grazie a un ascensore che verrà installato in una delle torri. Il castello ospiterà le collezioni dell'Académie de Saint Anselme, antica e prestigiosa istituzione culturale della Valle d'Aosta. Sono state scelte soluzioni tecnologicamente avanzate, come il riscaldamento a pavimento alimentato da un impianto con sonde geotermiche. Gli impianti tecnologici verranno ospitati in un'apposita struttura esterna interrata. L'intero castello e il bel parco a terrazze che completava la scenografia settecentesca di questa prestigiosa dimora saranno visitabili fra alcuni anni. |
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![]() Il castello di Graines è un castello estremamente suggestivo, sia per la sua collocazione in cima ad un'altura rocciosa, sia perché conserva un aspetto autenticamente medievale. La piccola cappella intitolata a San Martino è uno splendido esempio di romanico. Gli scavi archeologici hanno confermato che il sito è stato oggetto di numerosi interventi, evidenti nelle successive sopraelevazioni delle mura. Alcuni reperti emersi dagli scavi hanno inoltre permesso di datare l'inizio dell'incastellamento al IX-X secolo. Il castello è visitabile liberamente ed è raggiungibile con un percorso a piedi di 10'. |
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Il castello di Saint-Marcel è un'antica residenza, sconosciuta ai più, posta sul fondo valle in un punto strategico per il controllo dei commerci, in particolare quelli legati alle attività minerarie della zona (vedi itinerario miniere). |
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L'edificio è un esempio di castello monoblocco trecentesco, attualmente in rapida ruderizzazione. Gli interventi sono stati pertanto mirati principalmente alla messa in sicurezza dell'opera. Tra gli elementi di maggiore spicco vi sono le torrette angolari che ricordano quelle del castello di Ussel. |
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![]() Recenti scoperte hanno mostrato come l'allineamento delle mura sia legato al ciclo del sole, con probabili riferimenti ad Augusto. Al restauro seguiranno opportuni interventi di illuminazione e valorizzazione anche attraverso la realizzazione di appositi percorsi di visita. |
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![]() Il donjon (torrione primitivo) del castello di Quart è decorato con un prezioso ciclo di pitture murali risalenti alla fine del XIII secolo. I temi iconografici rappresentati comprendono le storie di Alessandro Magno, i dodici mesi, Sansone e Dalila. Le storie di Alessandro, in particolare, costituiscono un’assoluta rarità nel contesto storico artistico nazionale di quest’epoca. Nel corso del XVI secolo, purtroppo, i dipinti murali sono stati completamente scialbati per le mutate funzioni del donjon. Poiché i metodi tradizionali di rimozione, fisici e chimici, si sono dimostrati inadeguati, la rimozione dell’intonaco è stata eseguita mediante una strumentazione laser, ed è stata completata nell’estate 2011. Ciò che conferisce grande fascino a questo sito è la sua perfetta integrazione nel selvaggio ambiente circostante, in una conca soleggiata, allo sbocco dello stretto vallone scavato dal torrente di Quart.In attesa della conclusione dei lavori e dell'apertura al pubblico, vale comunque la pena di fare una passeggiata nei dintorni che offrono suggestivi scorci del maniero. Il sentiero che dal castello sale fino a Valsainte, attrezzato con cartelli esplicativi, permette di osservare la costruzione dall'alto e di apprezzarne la complessa architettura. Questo percorso ha molti spunti di interesse naturalistico ed è accessibile anche in inverno. |
Negli ultimi anni sono stati segnalati in Valle d'Aosta altri abitati in quota, per ora non studiati. |
Il complesso é sede di un ampio e importante Museo delle Alpi che ha l'ambizioso obiettivo di descrivere le Alpi in tutti i loro aspetti: naturalistici, geografici, storici, etnografici, ecc. Sono inoltre ospitate importanti esposizioni temporanee. Una sezione, denominata Le Alpi dei ragazzi, realizzata nell'Opera Vittorio, è stata aperta a maggio 2009. Nel 2012 sono state sistemate le suggestive prigioni. Nell'Opera Ferdinando, inferiore e superiore, sono in corso interventi per ospitare in un prossimo futuro un museo dedicato alla storia militare delle nostre montagne e alla storia del Forte.
Il recupero coinvolge anche il borgo sottostante e ha permesso di restaurare
alcune interessanti
costruzioni che si affacciano sull'antica strada del centro storico. |
Sono in programma dei lavori di restauro conservativo del prezioso monumento, per limitare i danni causati delle acque meteoriche alla puddinga utilizzata per la sua costruzione. |
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